lunedì 28 luglio 2014

UNA RECENSIONE? SI' GRAZIE.


Come forse vi sarete accorti, oggi, 29 luglio 2014, molte autrici italiane hanno cambiato la propria foto del profilo di FB con l’immagine di un libro aperto. Sopra l’immagine si legge: il miglior modo per ringraziare un’autrice che ami è scrivere una recensione. Si tratta di una piccola campagna di sensibilizzazione attraverso la quale vorremmo invitare le nostre lettrici, quelle che ci seguono con affetto, a scrivere due righe di commento quando finiscono di leggere un libro che è loro piaciuto. Dove commentare? Su uno store (Amazon, Bookrepublic, Kobo, ecc), o su un social come Goodreads o Anobii, ma anche sulla propria pagina FB, o su un gruppo. Sia chiaro, nessuna di noi si aspetta una critica sempre positiva, da cinque-stelle-cinque, con aggettivi roboanti ed eccessivi; così come non ci aspettiamo una recensione complessa e articolata. Ciò che ci piacerebbe avere è solo qualche parola sincera per raccontare, come ad un’amica, i motivi per i quali il romanzo è piaciuto. Ora, non voglio sembrare retorica, ma vi assicuro che è vero che quando un’autrice legge una recensione (positiva) si sente il cuore gonfio di gioia. È come se il tempo passato a scrivere, a correggere, a disperarsi perché quel capitolo, diavolo!, mi sta venendo proprio una schifezza, all’improvviso se ne fosse volato via e avesse lasciato al suo posto una tiepida brezza estiva. 
Gli inglesi usano un'espressione molto bella quando qualcuno dà loro una gioia. Dicono: You made my day, letteralmente, hai fatto il mio giorno, un giorno per cui è valsa la pena vivere, insomma. È questo che fanno le lettrici quando lasciano in un commento un po' del loro affetto (e del loro tempo. Ho sempre pensato che chi  legge un mio romanzo, mi dedica del tempo prezioso, cosa che considero essere un enorme regalo).  
Ma non è solo per rimpolpare il nostro ego che noi autrici abbiamo deciso di chiedere apertamente a chi ci legge di lasciarci, se se la sentirà e ne avrà voglia, un  commento. Scrivendo una recensione, infatti, il lettore diventa il tramite tra noi e altri lettori, ci presenta a loro e, in un certo senso, garantisce per noi. Si dice che, con l'avvento dei social e degli store on line,  i lettori siano diventati la nuova critica, e secondo me è vero. Oggi il successo (anche relativo) di un libro è determinato più dai commenti e dal passa parola dei lettori che non dalla critica ufficiale per la quale, oltretutto, la narrativa femminile proprio non esiste.
Certo, si dirà, c’è anche il rovescio della medaglia. E se poi vi lasciano critiche negative?
A questo proposito io sono convinta che una critica più o meno negativa, che spieghi però il motivo della stroncatura, sia utilissima a chi scrive. Sono convinta che faccia crescere e riflettere; che apra orizzonti prima nebulosi. Viceversa, la classica stellina solitaria buttata là senza motivo, che non spiega affatto perché il romanzo "è brutto", non la giudico neppure controproducente perché chiunque leggerà quella recensione capirà che non ha fondamento. Quindi, viva le recensioni, belle e brutte, ma purché siano vere, sincere e motivate. 
Per tutto questo oggi su FB troverete molte autrici italiane unite dalla stessa immagine del profilo.
Un grazie di cuore a tutti i lettori che già ci sostengono, ma anche a quelli che lo faranno, anche se solo con un solo sorriso. :)

Yours Truly 
                    Viviana