sabato 22 marzo 2014

IL LIBRO DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE?

Lo so lo so. Dicono che noi donne abbiamo l'invidia del pene. Freud, per lo meno, lo diceva, anche se in Zelig Woody Allen confutava in parte questa teoria, dicendo: "la mia rottura con Freud è avvenuta sulla questione dell'invidia del pene, lui credeva che fosse limitata alle donne." Io non so se ho mai avuto l'invidia di quella cosa lì, forse sì, se lo dice Freud. Ciò di cui sono certa è di provare una profonda e dolorosa invidia quando leggo qualcosa che mi piace. Ecco, mi dico, son la solita scema. Perché quest'idea non è venuta a me? Oppure questa parola messa così, o questa frase? Può trattarsi di una descrizione, di un personaggio, dello sviluppo imprevisto della trama. Prima mi sorprendo, poi rosico. Chi dice che rosicare fa male non capisce niente. Sia chiaro: la mia invidia non ha nulla a che vedere con il risentimento profondo nei confronti della felicità o il successo altrui e, soprattutto, non dipende dai risultati della classifica. È un'invidia  venata di rispetto, di ammirazione, di stimoli. Di desiderio di apprendere e di fare meglio. Di insicurezza, anche. Forse.


Rimanendo in campo romance (troppo facile dire che mi sarebbe piaciuto scrivere Orgoglio e Pregiudizio oppure  Guerra e Pace) quali sono i libri che avrei voluto scrivere? Tutti quelli che ho amato, indistintamente, a incominciare da quelli di Julie James o della Phillips per quanto riguarda il contemporaneo, quelli della Brockmann e della Clare per il Romantic Suspense, quelli di Julia Quinn e di Loretta Chase per lo storico; di Daniel Silva o Lee Child per il thriller. Non invidio il singolo romanzo di questi autori, ma la perfetta amalgama di cui si servono per crearli, del perfetto equilibrio che, anche se con alti e bassi, si mantiene impeccabile titolo dopo titolo. Sospiro, e mi noto in un libretto le frasi che mi piacciono di più, come fossero appunti di una lunga lezione che non finirà mai, non almeno sino a quando avrò occhi per leggere un libro. E rosicare. 
In fondo, è dai tempi antichi che gli uomini invidiano gli dei, no? E perché mai io dovrei essere da meno?

Yours Truly 
                       Viviana
                        


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